X-Lam house

L'XLAM nasce alla fine degli anni '90, più o meno contemporaneamente in Austria e in Germania. In Austria si può identificare all'origine dell'XLAM con un progetto di sviluppo e ricerca, realizzato presso l'Università di Graz, che aveva la finalità di aprire nuove vie per un migliore sfruttamento delle risorse messe a disposizione dalla lavorazione in segheria del legno, realizzando elementi piani di grandi dimensioni. A questo progetto ne sono seguiti diversi altri, che, insieme ad altri progetti di ricerca e sviluppo in diversi paesi europei, hanno portato allo stato della tecnica attuale.

Nei primi anni del 1900 sono stati realizzati in Inghilterra i primi edifici multipiano con struttura in calcestruzzo armato, sfruttando fra al'altro proprio l'allora nuova possibilità di realizzare elementi strutturali piani con questo materiale. Similmente, a distanza di un secolo, nel 2007 è stato realizzato a Londra un edificio di 9 piani con struttura portante in pannelli XLAM, ma idee e studi per costruire edifici di legno, con  di altezza ancora superiore sono già, ad oggi già stati realizzati o lo saranno a breve.
Ma anche senza andare a cercare le altezze da record, è ormai certo che il pannello XLAM costituisce l'elemento portante di una tipologia costruttiva in legno concorrente alle strutture in cemento armato.

 

COSA È L’X-LAM?

I pannelli di legno massiccio a strati incrociati XLAM sono pannelli di grandi dimensioni, formati da più strati di tavole, sovrapposti e incollati uno sull'altro in modo che la fibratura di ogni singolo strato sia ruotata nel piano di 90° rispetto agli strati adiacenti. Il numero di strati e il loro spessore può variare e dipende del tipo di pannello e del produttore dello stesso. Tre è il numero minimo di strati per ottenere un pannello XLAM.

I pannelli XLAM sono prodotti con legno di conifera, come la maggior parte degli elementi di legno ad uso strutturale realizzati secondo le tecnologie più moderne. La produzione normale di pannelli XLAM è quindi realizzata con legno di abete (in prevalenza abete rosso); è senz'altro possibile la produzione con il legno di larice castagno ecc. L'uso di altre specie legnose è possibile per principio, ma è allo stato attuale riservato ai prototipi e alla ricerca mirante a sviluppare proprio l'uso di altre specie legnose per la realizzazione di elementi strutturali.

I singoli strati di tavole sono composti da tavole di spessore variabile, di regola fra 15 e 30 mm. La larghezza delle singole tavole è pure variabile e varia di regola fra gli 80 ed i 240 mm. Nelle intenzioni di chi ha sviluppato i pannelli, essi avrebbero potuto essere realizzati con materiale di qualità inferiore a quello usato per la produzione di legno lamellare ma l'evoluzione e il mercato hanno portato i diversi produttori a sviluppare le proprie strategie per poter realizzare pannelli XLAM in condizioni ottimali, senza per questo pregiudicare la qualità e la scelta della materia prima legno. Essenziale difatti per la qualità del prodotto finito è la qualità delle tavole, qualità intesa dal punto di vista meccanico e del rispettivo profilo prestazionale.

Ad oggi, le tavole usate per la produzione di pannelli XLAM devono rispettare i medesimi criteri delle tavole per la produzione di legno lamellare incollato. Si tratta cioè di materiale classificato secondo la resistenza e appartenente ad una ben precisa classe di resistenza.

I pannelli XLAM, in relazione al loro impiego, possono essere definiti come pannelli di gradi dimensioni per la realizzazione di elementi strutturali per l'edilizia. Non esistendo una definizione generica del prodotto, ogni produttore ha sviluppato e definito la propria offerta in merito alla disponibilità di dimensioni e composizione del proprio "prodotto XLAM". Le differenze, in questo contesto, fra i diversi prodotti disponibili sul mercato, sono tutt'altro che trascurabili.

In modo generale si può affermare che i pannelli XLAM sono disponibili in dimensioni che possono raggiungere i 24,0 m in una direzione, i 4,80 m nell'altra e uno spessore di 500 mm. Entro questi limiti, le dimensioni massime della produzione del singolo pannello variano in modo notevole. In modo altrettanto notevole variano le dimensioni dello spessore dei singoli strati e della composizione del pannello: in alcuni casi si producono pannelli con strati doppi, in modo da ottenere una prevalenza delle caratteristiche meccaniche in una delle due direzioni del spiano del pannello.

La produzione standard prevede pannelli che di regola non superano, nella dimensione più corta, l'altezza di un piano d'edificio, per evidenti ragioni di opportunità progettuale e costruttiva, ma anche per evidenti ragioni di trasporto del pannello finto.

 

STABILITA’ DIMENSIONALE

ll legno è notoriamente soggetto a ritiro e rigonfiamento in funzione della riduzione o dell'aumento del suo contenuto di acqua. L'ampiezza del fenomeno dipende dalla direzione del materiale che si considera ed è proporzionale alla variazione di umidità U (contenuto in acqua del legno, espresso in % della massa). In caso di ritiro, si arriva molto facilmente alla fessurazione del legno. Le fessure da ritiro sono sempre parallele alla fibratura.

I pannelli XLAM sono prodotti mediante incollatura di più tavole, e devono quindi trovarsi, al momento della produzione, in condizioni di U=12%, cui si aggiungono le tolleranze di misura. Come tutti gli elementi di legno, anche i pannelli XLAM sono sottoposti alle variazioni di U dettate dalle variazioni delle condizioni climatiche in cui si trovano. L'incollatura strutturale dei diversi strati di tavole, permette però di ridurre di molto le deformazioni dovute alle variazioni di umidità del legno.

La variazione dell'umidità del legno provoca nel pannello XLAM una variazione della dimensione del legno differente nei vari strati ed è dipendente dell'orientamento degli stessi. Considerando il fenomeno in una sola direzione del piano del pannello si ottiene una variazione praticamente trascurabile degli strati longitudinali e una variazione più marcata degli strati trasversali. L'incollatura fra i diversi strati impone, di fatto, la medesima deformazione, o la medesima variazione della lunghezza di tutti gli strati. Ne risultano delle sollecitazioni interne, dovute all'interazione fra i diversi strati e al loro diverso comportamento. La differenza di modulo E fra gli strati trasversali longitudinali e trasversali definisce l'ampiezza della deformazione e delle sollecitazioni allo stato di equilibrio meccanico fra i diversi strati di tavole. Rinunciando alla descrizione del possibile modello di calcolo, e ricordando che la differenza fra il modulo E nella direzione longitudinale e nella direzione trasversale presenta un rapporto di almeno 30:1, appare abbastanza facilmente comprensibile che la maggiore deformazione degli strati trasversali sia praticamente completamente impedita da quelli longitudinali e che il comportamento dell'intero pannello, nelle due direzioni del proprio piano, sia molto simile a quello del legno nella direzione longitudinale. Questa stabilità dimensionale nel piano del pannello è nota da tempo per i pannelli sottili di compensato di piallacci, alla quale probabilmente devono proprio la definizione di "compensato", intesa come la compensazione della direzione debole della struttura del legno - quella trasversale rispetto alla fibratura - dagli strati disposti proprio in questa direzione. L'XLAM presenta la stessa struttura di "pannello compensato", dove i sottilissimi piallacci sono sostituiti da strati di tavole di spessore variabile fra 17 e 35 mm.

I pannelli XLAM sono ammessi all'uso nelle classi di servizio 1 e 2, cioè in condizioni climatiche che non permettano l'aumento del valore di U oltre il 20%: il loro uso è quindi limitato alle situazioni che non ne compromettono la durabilità, o in condizioni da escludere ogni fenomeno di degrado biologico. Ricordiamo che la classe di servizio 1 corrisponde agli ambienti interni e riscaldati, mentre la classe di servizio 2 corrisponde agli ambienti esterni, ma escludendo sia il contatto diretto con l'acqua che l'esposizione diretta alle intemperie. Le variazioni attendibili delle dimensioni di un pannello XLAM, nel suo piano, sono quindi teoricamente al massimo dell'ordine dello 0.1%, cioè di meno di 1 mm per metro lineare. A questa considerazione numerica e teorica occorre aggiungere che gli strati trasversali presentano al loro interno con certezza delle fessure da ritiro, dovute sia all'essiccazione iniziale cui sono stati sottoposti, sia alle variazioni di umidità che subiscono in fase di servizio. È quindi molto probabile che l'ordine di grandezza appena citato si manifesti, nell'applicazione pratica, in forma ancora più ridotta.

A conclusione di ciò si può affermare che i pannelli XLAM presentano una stabilità dimensionale praticamente completa e totale per quanto concerne le dimensioni nel loro piano. Ciò permette non soltanto l'uso di pannelli di dimensioni elevate senza conseguenze o pregiudizi per gli altri elementi costruttivi e strutturali durante la fase di servizio, ma permette la lavorazione di precisione in fase di prefabbricazione, con la certezza di non dover considerare tolleranze o margini di riserva importanti, dettati dalla variazione di dimensione del materiale.

 

X-LAM HM52-ARTUSO LEGNAMI

HM52-Abitazioni Ecologiche dopo alcune esperienze di costruzione con pannelli X-Lam prodotti nel nord europa ha creato una joint venture con il primo produttore italiano di pannelli X-Lam: Artuso Legnami srl di Caselle di Altivole (TV).

In collaborazione con Artuso Legnami dove abbiamo in deposito le nostre cataste di tavole Legno Veneto, siamo ad oggi il primo costruttore di edifici in legno con struttura portante in X-Lam a filiera corta Legno Veneto sia per quantità di interventi che per volume costruito. E di questo ne siamo particolarmente orgogliosi, non per manie di grandezza o di primato bensì perché la filiera corta è il coronamento di un percorso che abbiamo a lungo ricercato come costruttori BioEdili.

 

SCHEDA TECNICA PANNELLO X-LAM

01

 

PARTICOLARI COSTRUTTIVI X-LAM HOUSE ABITAZIONI ECOLOGICHE

• Attacco a piano interrato

02

 

• Attacco a platea coibentata

03

 

• Attacco a platea

04

 

• Solaio interpiano in X-lam a vista

05

 

• Solaio interpiano in X-lam

06

 

• Solaio interpiano travi tavolato

07

 

• Copertura X-lam

08

 

• Copertura X-lam a vista senza sporto

09

 

• Copertura travi tavolato

10

 

PARETE X-LAM HOUSE VENTILATA

Parete HM52 X-Lam House caratterizzata da prestazioni spinte, ideale per la realizzazione di case passive o CasaClima Gold Nature.

X Lam Parete ventilata

Lo staff HM52-Abitazioni Ecologiche compone e verifica le pareti dell'involucro esterno in base alle condizioni ambientali del luogo in cui saranno installate: ogni abitazione e ogni cliente ha la sua parete creata su misura; Nessuna delle nostre strutture presenta punti rugiada in parete a garanzia totale della durabilità e della qualità costruttiva.